La cybersecurity non può più limitarsi a reagire agli attacchi. Ecco come un approccio basato sulla gestione del rischio IT può aiutare la tua azienda ad anticipare le minacce e rafforzare la propria resilienza digitale.
Per molto tempo la cybersecurity è stata vista come una disciplina puramente tecnica: correggere vulnerabilità, installare patch, rispondere agli attacchi. Ma con l’aumento esponenziale delle violazioni informatiche — cresciute del 1.000% solo nell’ultimo anno negli Stati Uniti — e con le conseguenze sempre più gravi per le aziende, questo approccio non basta più.
Oggi ai CISO (Chief Information Security Officer) viene richiesto molto di più: gestire il rischio informatico in modo proattivo, non semplicemente reagire agli incidenti.
Vediamo insieme tre aspetti fondamentali per farlo in modo efficace.
1️⃣ Vedere la superficie d’attacco come la vede un hacker
Molte aziende si concentrano sull’elenco degli asset presenti nel proprio inventario IT (CMDB) o nei log di sicurezza. Ma i criminali informatici non guardano i tuoi registri: cercano punti di ingresso, ovunque tu sia esposto.
Il problema è che sia le infrastrutture IT che le minacce evolvono continuamente. Un elenco statico di asset non basta: serve un approccio dinamico, in grado di monitorare costantemente le variazioni e identificare le nuove vulnerabilità in tempo reale.
L’obiettivo è ragionare come un attaccante: capire quali asset rappresentano il rischio maggiore e aggiornare questa analisi nel tempo. Perché ai criminali serve solo una falla, una volta sola, per causare danni reali.
2️⃣ Non puoi risolvere tutto: impara a dare priorità
Quando tutto è una priorità, niente è davvero una priorità.
Analizzando la tua superficie d’attacco, troverai molte vulnerabilità, ma non tutte meritano la stessa attenzione.
Per capire dove concentrare gli sforzi, puoi usare una semplice formula:
Rischio = Probabilità × Impatto
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Probabilità: dipende da fattori come la presenza della vulnerabilità, la sua esposizione, se è già sfruttata attivamente e se hai misure di mitigazione in atto.
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Impatto: valuta quanto sarebbe grave lo sfruttamento della vulnerabilità — quali asset o dati verrebbero compromessi e che effetti avrebbe su produttività, redditività o reputazione aziendale.
Solo comprendendo entrambe le dimensioni puoi decidere dove intervenire prima.
3️⃣ Gestire il rischio significa anticiparlo
Il passaggio più importante per un CISO moderno è abbandonare la mentalità reattiva e adottare un approccio proattivo e strategico alla gestione del rischio.
Questo richiede una visione basata sul rischio e strumenti che permettano di anticipare le minacce, non solo di rispondere quando ormai è troppo tardi.
Grazie all’uso combinato di automazione e intelligenza artificiale, oggi è possibile:
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Analizzare e aggiornare continuamente la propria esposizione al rischio;
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Individuare i punti deboli prima che vengano sfruttati;
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Ridurre drasticamente i tempi di risposta e i falsi positivi.
Un’azienda statunitense, ad esempio, ha ridotto i tempi di risposta agli incidenti del 63%, mentre una realtà manifatturiera tedesca ha migliorato la comunicazione tra team tecnici e manager grazie a una visione condivisa del rischio informatico.
I tre pilastri della gestione del rischio informatico
La gestione efficace del rischio informatico si basa su tre pilastri fondamentali:
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Visibilità – sapere cosa esiste nel tuo ambiente e dove sei esposto;
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Priorità – capire quali rischi contano davvero;
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Mitigazione – agire rapidamente per ridurre o eliminare i rischi più critici.
Solo combinando questi tre elementi potrai costruire una strategia di cybersecurity proattiva, capace di proteggere la tua azienda oggi e nel futuro digitale che ci attende.
💡 In sintesi: la sicurezza informatica non è più solo una questione tecnica, ma una sfida strategica. Passare da un approccio reattivo a uno proattivo è la chiave per anticipare gli attacchi, proteggere il valore aziendale e garantire continuità operativa.
In CallidusPro IT Solutions aiutiamo le organizzazioni e, in particolare, i CISO, a prendere decisioni consapevoli e orientate al rischio attraverso Moduli interattivi di formazione, Newsletter di consapevolezza, Esami e Sondaggi per misurare l’apprendimento e conoscere le opinioni. Tutte queste attività favoriscono la comprensione della gestione direzionale e delle responsabilità nella sicurezza informatica.
Un approccio pratico e strategico per trasformare la consapevolezza in azione e rafforzare ogni giorno i tre pilastri della gestione del rischio: visibilità, priorità e mitigazione.




