Caro Diario,
se c’è una cosa che i cybercriminali sanno fare bene, è personalizzare. Non mandano più le classiche email sgrammaticate del “Principe nigeriano” (RIP, leggenda), ma messaggi su misura, perfettamente studiati per la vittima, utilizzando anche l’Intelligenza Artificiale.
E noi cosa facciamo? Mandiamo a tutti lo stesso finto phishing con il solito oggetto “Verifica il tuo account”? No, Caro Diario, noi siamo meglio di così.
Il phishing non deve sembrare phishing
L’errore più grande che possiamo fare con le simulazioni è renderle troppo prevedibili. Se ogni mese invio ai miei utenti un’email con grafiche raffazzonate e un tono sospetto, dopo due tentativi anche il Distratto più Distratto capisce il trucco.
E poi succede il disastro:
😴 Gli utenti smettono di prendere sul serio le simulazioni.
🙄 Le ignorano o segnalano a caso qualsiasi email sospetta, anche quelle legittime.
🤦♂️ E alla fine, quando arriva un attacco vero, ci cascano in pieno.
Ecco perché la personalizzazione è tutto. Se voglio davvero mettere alla prova i miei utenti, devo colpirli dove non se lo aspettano.
Creare campagne credibili e mirate
Con SMARTFENSE posso costruire campagne di phishing che sembrano vere. E per vere intendo:
✅ Basate su contesti reali – Un’email dal “reparto IT” che chiede di aggiornare la password? Perfetta. Un finto avviso di spedizione? Ancora meglio.
✅ Adattate all’azienda – Se i miei utenti usano Microsoft Teams, non ha senso mandare finte notifiche di Slack.
✅ Mirate ai dipendenti giusti – Un tentativo di Truffa del CEO per il reparto Amministrativo, una finta richiesta di documenti per l’HR, un avviso IT per gli sviluppatori.
In pratica, non si tratta solo di fare phishing, ma di farlo bene.
Approfittare di eventi globali e locali
Ma Caro Diario, il vero tocco da maestro è sfruttare il momento giusto. I cybercriminali lo fanno già, e noi possiamo anticiparli.
San Valentino? Un’email con sconti speciali su fiori e cioccolatini… ma con un link malevolo.
Black Friday? Un finto codice sconto Amazon che in realtà ruba le credenziali.
Europei di calcio? Un sorteggio per vincere biglietti gratis… se solo inserisci i tuoi dati.
Se le persone abbassano la guardia perché sono distratte dall’evento del momento, ecco che diventano vulnerabili. E allora perché non insegnare loro a riconoscere queste trappole prima che sia troppo tardi?
Storytelling e scenari su misura
La parte che preferisco, però Caro Diario, è la possibilità di raccontare storie. Non basta un’email con un link, serve il contesto.
🌎 Scenario globale: “C’è stata una violazione dei dati di cui tutti parlano, conferma se il tuo account è coinvolto.”
💰 Scenario finanziario: “La tua carta aziendale è stata usata per un pagamento sospetto, controlla i dettagli.”
🎉 Scenario aziendale: “Il team marketing ha organizzato un giveaway interno! Scopri se hai vinto un premio.”
Se i cybercriminali sanno creare trappole perfette, perché noi dovremmo limitarci a test generici?
La flessibilità della piattaforma
Ovviamente, per fare tutto questo serve uno strumento che me lo permetta. E SMARTFENSE è una delle poche piattaforme che mi dà la libertà di personalizzare tutto, dai template ai contenuti, senza limitarmi a un catalogo preconfezionato.
Non voglio una “soluzione chiavi in mano” con 10 scenari standard e basta. Voglio poter adattare, testare e variare. Perché, Caro Diario, se le simulazioni diventano prevedibili… allora non stiamo allenando nessuno.
Oggi ho capito che…
La sicurezza non è solo tecnologia, ma psicologia. E se vogliamo che gli utenti imparino a riconoscere un attacco, dobbiamo renderlo credibile.
Caro Diario, se pensi che solo i nostri Distratti cadano nei tranelli del phishing, ripensaci: persino imprenditori e dirigenti esperti sono stati raggirati dal celebre caso del ‘finto’ Ministro Crosetto. Se anche loro possono cascarci, figurati i nostri utenti… Meglio prepararli con simulazioni sempre nuove e realistiche, prima che sia troppo tardi!
Adesso scusa, vado a scrivere un finto phishing personalizzato per il mio CFO. Sarà un’e-mail dall’amministratore delegato con oggetto: “Urgente: bonifico da 100.000 euro”. Sono curioso di vedere se abbocca.